Nel
settore alimentare le truffe sono ahimè all'ordine del giorno e non
può mancare all'appello il settore biologico. Metti quella parolina
e puoi chiedere un prezzo maggiore, a volte senza far nulla. A
spianare la strada a chi vuole guadagnarci su, vendendo come
biologico un prodotto in realtà coltivato con metodi convenzionali,
c’è un sistema che fa acqua da tutte le parti. Poca trasparenza su
produzione e importazioni, verifiche nei campi rare e superficiali,
organi di controllo pagati dagli stessi produttori che devono
controllare e, come ultimo atto, un decreto ministeriale che doveva
risolvere il problema del conflitto di interessi ma che, annacquato
in fase di approvazione finale, scatta solo una fotografia della
situazione attuale.
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