Nella
fin troppo triste classifica dopo Sicilia, Campania e Calabria si
trova la Toscana, dove c’è una mafia sfuggente, invisibile e meno
localizzata che trova terreno fertile nel mondo della politica e
dell’impresa arrivando a costituire dei “veri e propri comitati
di affari” con i colletti bianchi. Secondo la Dia ci sono 78 clan
attivi mentre sono 223 le persone accusate di aver commesso un reato
con l'aggravante mafioso. Il porto di Livorno, dopo quello di Gioia
Tauro, è diventato il primo in Italia per sequestri di cocaina
mentre la provincia di Prato è la prima per reati di riciclaggio con
livelli venti volte superiori alla media nazionale.
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