Sedici
regioni su venti hanno scelto, ognuna con le proprie modalità, di anticipare di due-tre settimane l'apertura per alcune specie, possibile grazie a una "lungimirante" legge del
1992. La Basilicata consente di sparare da subito alle gazze, alle cornacchie grigie e
alle tortore per permettere la caccia al cinghiale più avanti e
chiudere, con sedute tre volte a settimana, il 10 febbraio. La
Sicilia offre ai cacciatori undici giorni in più prima dell’apertura
ufficiale. Marche e Piemonte sette giornate di caccia aggiuntive. Non
si spara, per ora, solo in Abruzzo, Liguria, Trentino-Alto Adige e
Valle d’Aosta. Grande tristezza!
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