martedì 6 novembre 2018

4615. Il gioco d'azzardo come malattia emozionale


Paolo parla del suo problema con il gioco d'azzardo definendolo un problema dentro di sé e la chiama malattia emozionale. Spiega quello che poi succede a molti giocatori che magari prima giocavano alla schedina, oppure qualche volta hanno scommesso, ma che si arriva a quel punto per un passaggio emotivo, chi per una separazione chi per il lavoro. Il suo scatto emotivo è arrivato dal lavoro: «Non mi sentivo apprezzato e ho iniziato a giocare in modo forsennato. Si arriva a buttare soldi senza rendersene conto». Il meccanismo è comune: si dirottano nelle macchinette i soldi delle bollette, accantonati per la nuova automobile oppure per le vacanze, fino a quando la moglie, il marito, i figli non lo scoprono.

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