L'idea
era molto bella: privilegiare i soggetti in difficoltà e sostenerli
con un lavoro nel pubblico tramite la cooperativa. Purtroppo quello
che in teoria ha un senso, in pratica è diventato un pantano da cui
ci prova ad uscire con un emendamento il Governo. Dal 2020 la pulizia
sarà fatta in tutti gli istituti del Paese solo da personale
interno. Significa assumere circa 12mila nuovi dipendenti statali,
per un costo di circa 280 milioni di euro ogni anno, soldi che già
venivano spesi per pagare le ditte esterne.
Scritta
così sembra anche qui tutto meraviglioso: quello che pagavo prima,
pagherò in futuro, risparmiando sulla intermediazione. In parte è
vero, in parte no, perché qualcuno dovrà gestire questo personale e
dovrà gestirlo anche dal punto di vista amministrativo, in carico prima
alla coop. I lavoratori credo saranno contenti nel diventare
dipendenti pubblici. Mi auguro che questo non significhi un aumento
importante di mutua e non presenza nei posti di lavoro. In questo
modo, comunque, si sancisce il fallimento di un modello di sviluppo e
di lavoro, un modello che poteva funzionare solo se fosse rimasto nel
piccolo e non fosse diventato, invece, un modo di “risparmiare”
sulla pelle dei lavoratori molto diffuso. Il prossimo giro lo faranno negli ospedali?
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