L’associazione legata al Gruppo Abele e Libera, secondo Lo Spiffero, occupa degli alloggi
destinati alla coabitazione sociale in maniera impropria. Le ex fonderie
Nebiolo di corso Novara, proprietà della città di Torino, si sono trasformate, dopo
con un imponente intervento di riqualificazione dell’Atc, in più di 150 alloggi
popolari. Peculiarità del progetto è l’inserimento, in questo contesto
abitativo e sociale, di un gruppo di giovani studenti universitari con un po'
d'esperienza nel mondo del volontariato, ai quali viene concesso in comodato
d'uso gratuito un alloggio popolare in cambio del loro impegno a svolgere
attività di mutuo aiuto e iniziative che promuovano integrazione e coesione
sociale in quartieri difficili. a casa. Secondo l’articolo invece ospita anche un’insegnante
di liceo 55enne, una straniera ultra 40enne,
anche lei con un regolare lavoro e dunque percettrice di un reddito. Inoltre
sembra vivere qui buona parte delle persone che lavorano per l’associazione,
mentre di studenti e disoccupati veri e propri se ne trovano solo un paio.
Come
risponderà Acmos a questa precisa fotografia della situazione?
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