In
uno studio appena pubblicato, dei ricercatori hanno seguito un gruppo
di 39 adolescenti nel corso di un anno, misurando la maniera in cui in
cui il loro cervello ha reagito rispetto alle rispettive
gratificazioni che procurava loro sia l’attività edonistica,
quanto quella più consapevolmente etica. La foto cerebrale dei
ragazzi cavia dimostrava che godevano meno quelli che, per esempio,
decidevano di tenere per sé i soldi guadagnati, rispetto quelli che
avevano generosamente deciso di donarli ai loro familiari. In questi
ultimi diminuivano anche i sintomi depressivi tipici dell’età
dell’adolescenza.
Il
benessere può dipendere quindi anche dal condividere attivamente i valori legati
alla famiglia, alla cultura, e alla moralità, piuttosto che la
ricerca di un immediato, piacere egoistico.
Come
questo sia sintonico ai messaggi che ogni secondo ci arrivano dai
media, questo è un altro discorso!
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