sabato 21 novembre 2015

3462. Il nuovo conformismo


Con il sottotitolo: “Troppa psicologia nella vita quotidiana” il sociologo Frank Furedi pubblica in Italia nel 2005 questo interessante saggio, che analizza come il l'approccio terapeutico abbia ormai invaso tutti gli spazi, uscendo dalla stanza dell'analista e colonizzando gli ambiti della politica, dell'economia e lo spazio privato. L'analisi riguarda il mondo statunitense e inglese, ma piccole e grandi germinazioni di questo atteggiamento sono presenti anche nel da noi.

“Negli ultimi venticinque anni si è imposta una definizione sempre pià ampia di disagio psicologico ed è stata scoperta un'enorme varietà di nuove malattie La nostra è l'epoca di traumi, delle sindromi, dei disordini e delle dipendenze. A una vasta porzione della popolazione vengono diagnosticati PTSD, depressione, dipendenza, sindrome da affaticamento cronico, disturbo da deficit di attenzione, disordine multiplo della personalità”.

“Nel secolo scorso l'idea di individualità ha subìto continue modifiche, dovute al declino dei sistemi di significato condivisi e dalle identità collettive. Di conseguenza, l'identità individuale viene sempre più percepita come un problema di scelta e di decisione personale e la cultura terapeutica, con il suo orientamento al sé, conferma questa prospettiva. L'ethos terapeutico contribuisce inoltre alla costruzione di una precisa versione del sé”.

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