Il
Museo del campo di concentramento di Auschwitz ha invitato caldamente
i visitatori di non mancare di rispetto a quello che rappresenta quel
luogo, con scatti di cattivo gusto, come i tanti ragazzi che
sorridono allegri mentre fanno gli equilibristi sui binari del treno
che hanno portato fin lì milioni di persone poi uccise.
Non
ci sono mai andato, ma sono stato a Mauthausen in Austria e a
Buchenwald in Germania e tutta ‘sta smania di fare fotografie
proprio non l’ho provata. Diciamo che la “leggerezza” dell’età
può giocare brutti scherzi, ma l’invito al rispetto del luogo mi
sembra doveroso e necessario.
Nessun commento:
Posta un commento