La
Camera ha approvato la proposta di legge che avvia un progetto
sperimentale per realizzare percorsi formativi di sei mesi in ambito
militare, destinati su base volontaria ai cittadini italiani tra i 18
e i 22 anni, la mini-naja. Per chi è stato un obiettore di coscienza
e attualmente educatore mi fa molto riflettere l’uso delle parole
“percorso formativo”. Ahimè siamo tornati al modello educativo
del servizio militare, che spesso rappresentava il primo momento
fuori dalla famiglia. Oggi però non è più così e da sempre il
militare non è stato questo modello così interessante. Quale è la
necessità di formare giovani italiani ai valori militari mi sembra
molto scontato, purtroppo. È da questi piccoli segnali che si
capisce da che parte vogliono portarci.
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