Simonetta
Cerrini pubblica nel 2008 questo interessante studio sui primi anni
dei cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone, analizzando con
grande puntualità la regola dell'Ordine, sia nella versione latina
che in quella francese sopratutto per cogliere l'iniziale spirito che
animava il suo fondatore. Maesto Ugo voleva creare il primo
frate-combattente, che non commette alcun peccato uccidendo, una
nuova figura di uomo nel mondo medioevale che era a cavallo tra gli
oratores, i chierici e i bellatores, coloro che combattono. Un Ordine
che diventerà velocemente una potenza militare ed economica ma che
altrettanto velocemente perderà quell'iniziale ideale.
L'autrice,
in chiusura, si augura che i veri templari possano vincere
un'ultima battaglia: non essere più considerati il simbolo per
eccellenza dello scontro tra civiltà e religioni al tempo delle
crociate, ma semmai, da laici religiosi, i precursori realistici di
una via del dialogo e della convivenza.
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