mercoledì 4 maggio 2016

3674. E meno male che l'Italia ripudia la guerra


La relazione annuale del governo sull’export militare italiano 2015 mostra un aumento mostruoso per le autorizzazioni all’esportazione definitiva di armamenti il cui valore complessivo è salito a 7,9 miliardi dai 2,6 miliardi del 2014. Nell’ultimo anno è triplicata la vendita di armi italiane all’estero e sono aumentate le forniture verso Paesi in guerra: in particolare quelle verso l’Arabia Saudita, condannata dall’Onu per crimini di guerra nel conflitto in Yemen e per la quale il Parlamento europeo ha chiesto un embargo sulla vendita di armamenti. Cresce anche l’intermediazione finanziaria delle principale banche italiane, Intesa e Unicredit, e tra i piccoli istituti coinvolti compare anche, guarda caso, Banca Etruria e una banca libica. Ma finché le guerre sono lontane e in tanti ingrassano dov' il problema?

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