La
relazione annuale del governo sull’export militare italiano 2015
mostra un aumento mostruoso per le autorizzazioni all’esportazione
definitiva di armamenti il cui valore complessivo è salito a 7,9
miliardi dai 2,6 miliardi del 2014. Nell’ultimo anno è triplicata
la vendita di armi italiane all’estero e sono aumentate le
forniture verso Paesi in guerra: in particolare quelle verso l’Arabia
Saudita, condannata dall’Onu per crimini di guerra nel conflitto in
Yemen e per la quale il Parlamento europeo ha chiesto un embargo
sulla vendita di armamenti. Cresce anche l’intermediazione
finanziaria delle principale banche italiane, Intesa e Unicredit, e
tra i piccoli istituti coinvolti compare anche, guarda caso, Banca
Etruria e una banca libica. Ma finché le guerre sono lontane e in
tanti ingrassano dov' il problema?
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