L’importo
più elevato riguarda la raccolta e le vincite nell’ampia gamma
delle slot machine: raccolta 3,7 miliardi, vincite 3
miliardi. Seguono il bingo, il superenalotto,
le puntate nell’ippica, le lotterie,
il lotto e le altre forme di scommesse. I giocatori piemontesi sono
però superati dai lombardi, che lasciano nelle
casse una spesa di 3,1 miliardi (leggermente in crescita rispetto al
2013 e 2014), dai laziali, con 1,6 miliardi (in
leggera diminuzione rispetto al 2013 e 2014), dai campani,
stabili nel triennio con 1,5 miliardi, dai veneti e
dagli emiliani-romagnoli, anche loro entrambi
stabili su 1,2 miliardi.
Anche se
secondo me l'articolo riporta un errore quando scrive che il gioco
d'azzardo frutta alle casse pubbliche quasi 30 miliardi l’anno. A
me risulta 9. Inoltre ha poco senso scrivere “a fronte dei 3,9
miliardi di premi il saldo è negativo di oltre un miliardo” perché
è evidente che non potrebbe che essere così. Non sono mica un ente
di beneficenza le Concessionarie.
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