Singolo
appena uscito del gruppo milanese, che punta dritto il dito sul gioco
d'azzardo, ma anche su tutto quello che il popolo italiano usa per
farsi, Dio compreso.
La
rivoluzione
che
giochi sul web
sai
chi ce l'ha regalata?
Non
t'hanno insegnato
già
da piccino
niente
dolci da gente ignota?
Un
bravo spacciatore aspetterà
che
tu non possa fare a meno di lui
verrà
a riscuotere e tu obbedirai
o
saran guai
Uno
Stato si fonda
sul
gioco d'azzardo
sul
culto della sfiga
Il
dolore è dolore
ma
il lavoro è lavoro
e
una riga è solo una guida
Per
disegnare pressoché città
piene
zeppe d'avanguardie e sole
che
fanno di tutto senza un'idea
dell'immensità
Il
mio popolo si fa
dio
fortuna e trans
Il
mio amore se ne va
muore
e non può dirmi addio
Il
mio popolo si fa
dio
fortuna e trans
Se
l'orrore siamo noi
bè
l'orrore è quel che vuoi
La
mia generazione
visse
nella bugia
che
il mondo poteva cambiare
ma
se non puoi fare
niente
di bello
te
basta qualcosa di bello
Sei
italiano, prima o poi sorridi
ride
anche la tua disperazione
Chiudi
due persone a lungo in un box
e
prima o poi scopano
Insetti
piccole
esche
ricattati
a digiuno
Poi
sappi
che
se m'impegno
non
m'incula nessuno
Il
mio popolo si fa
dio
fortuna e trans
Il
mio amore se ne va
muore
e non può dirmi addio
La
violenza in società
crede
nella sfiga
e
spacciamo l'eroina
oggi
spaccia libertà
Sole
mio sta in fronte a me
fatto
d'anfe in un festino
perché
guardo quest'orrore
e
festeggio il mio destino
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