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Nella
prima parte viene approfondito il tema dell'utilità dei rituali di
passaggio e di come oggi siano poche le occasioni ufficiali dove un
adolescente può ritualizzare e certificare il passaggio all'età
adulta. Nascere e crescere in una società liquida non ha certo
facilitato questa importante occasione evolutiva, anzi ne ha ridotto
il numero e per certi versi anche l'importanza. Nella seconda parte
si approfondisce il discorso rivolto agli adolescenti e si ipotizzano
dei percorsi, più che delle soluzioni. L'impressione che ho è che
gli adulti abbiano smesso di fare gli educatori, convinti che i loro
figli non avessero bisogno di regole ma che fossero in grado di
autoregolarsi, anche perché il futuro che l'osservazione di
determinare regole può garantire è quantomeno incerto.
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