Una
pioggia di pillole colorate si riversa tutti i giorni sui detenuti
italiani. Un’indagine dell’Agenzia regionale della sanità
Toscana ha coinvolto 57 strutture detentive (il 30percento di quelle
italiane), cinque regioni (Toscana, Lazio, Umbria, Veneto, Liguria) e
Asl di Salerno. Nella ricerca spicca così un dato: il 46percento dei
farmaci prescritti sono psicofarmaci. La quasi totalità di questi
appartiene al gruppo di molecole che agisce sul sistema nervoso, con
gli ansiolitici (37,8percento del totale) a fare la parte del leone.
Percentuale che sale vertiginosamente se si considera la fascia d’età
18-29 anni.
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