É il
caso più eclatante, ma a quanti consumatori interessa realmente sapere che dietro
al loro prezioso miracolo tecnologico, ci sono idee “geniali” ma anche tanta
fatica e tanto sfruttamento? L’importante è possedere l’ultimo modello che
promette prestazioni incredibili, e cosa importa se chi lo produce lavoro su turni
di 11 ore con solo 30 minuti di pausa, in stanze sovraffollate e senza
formazione. Tanto sono cinesi e loro ci sono abituati! Quanti sarebbe disposti
a pagare di più per avere lo stesso oggetto, riconoscendo i diritti dei
lavoratori europei anche a loro? Credo pochi farebbero volentieri un passo in
quella direzione, per cui l’unico nostro destino è di fare la loro fine,
lavorando come loro alle loro condizioni.
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