La cronaca, sempre troppo spesso, si occupa di operatori che invece di proteggere e sostenere gli ospiti delle comunità, si trasformano in orchi pronti a menare le mani. Questa volta è capitato nel vercellese e la comunità è stata chiusa, con conseguente trasferimento dei sei ragazzi. Che conseguenze avrà su di loro non è proprio difficile prevederlo. Sarebbe bello però, se gli operatori venissero condannati, che almeno non possano più esercitare la professione in campo sociale.
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