Un
bando nazionale per scovare i migliori direttori generali italiani.
Questa una delle prime mosse del novello assessore, che intende
“allargare” il giro di poltrone oltre i sabaudi confini. Mentre
annuncia l'imprevista mossa, dichiara che i vecchi direttori potranno
partecipare al bando, ma che lui metterà il veto sui nomi di coloro
che hanno fatto gare, appalti, proroghe o altri atti di fronte al
parere negativo o alle osservazioni dei revisori. Il messaggio sarà
arrivato a chi di dovere?
Intanto
riprende vita la questione Gradenigo, messa in congelatore prima
delle votazioni, forse anche queste abusive. Evviva!
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