Fino
allo scorso dicembre 2014 per sapere se alcuni molluschi fossero
commestibili, si utilizzavano i topi. Nel loro peritoneo, l’organo
di membrana che ricopre e racchiude tutti organi dell’addome, era
iniettata una quantità costante di molluschi tritati finché
l’animale non moriva. Nel test l’operatore misurava il tempo di
sofferenza e cosi si determinava la tossicità fino al sopraggiungere
della morte. Questo test non poteva dare risultati costanti perché
era soggettivo: dipendeva dall’animale, dalla manualità
dell’operatore, dai tempi in gioco, ecc. Oggi finalmente è
diventato obbligatorio nei paesi dell’unione europea un test
alternativo sostitutivo che usa strumenti avanzati che esistevano già
da tempo (come l’High Performance Liquid Chromatography e la
Spettrometria di Massa) e che servono per conoscere l’esatto
quantitativo e contenuto di composti chimici: così ora si hanno alti
standard di sicurezza per gli esseri umani e si evita la morte degli
animali.
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