martedì 4 marzo 2014

2266. Quei furbetti del non profit


Ci voleva Giovanni Moro, sociologo, che ha scritto il libro “Contro il non profit”, per raccontare un mondo ricco di contraddizioni, che mischia senza troppi problemi di coscienza una cooperativa che assiste i disabili con un ristorante che opera come associazione ricreativa; un centro fitness con una clinica gestita da un ente religioso oppure soggetti politici come i sindacati e come Confindustria.
La verità è che la confusione di definizioni e di norme che caratterizzano il non profit, «per molti addetti ai lavori è stata un buon affare». Con in più, spiega Moro, «un fenomeno deteriore che si è diffuso moltissimo in Italia: l’esternalizzazione di servizi pubblici verso cosiddette imprese non profit. Oggi una fetta elevatissima del sistema del welfare e della sua spesa è gestita in convenzione, un’esagerazione abnorme. Una scelta che non fa bene né agli utenti dei servizi, come ha dimostrato il caso del campo rifugiati di Lampedusa, né alla società».
Sante parole!

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