Come
sempre occorre prendere i risultati di uno studio Usa non proprio
alla lettera, ma offre una tesi interessante, che per lo meno mette
in discussione il mito dell’invincibilità e dell'infallibilità di
farmaci e prestazioni sanitarie.
Sull'autorevole rivista Health Affaire (vol.21/2013) J. Michael McGinnis e
colleghi riprendono il tema dei determinanti di salute e, impiegando
le migliori stime disponibili derivabili da studi di popolazione,
definiscono così il peso percentuale che i diversi determinanti
possono avere nel indurre morti precoci della popolazione
americana:
predisposizione
genetica: 30 percento
contesto
sociale : 15 percento
stili di
vita: 40 percento
inadeguatezza
delle cure: 10 percento
In
pratica solo una piccola percentuale è legata alla cura e al
trattamento, il resto lo fa la biologia e cosa ne facciamo del nostro
corpo ogni giorno; da cosa mangiamo a come ci muoviamo e a come
pensiamo. Meditiamo gente, meditiamo.
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