È triste
che una professione di aiuto viva un grave momento di difficoltà
lavorativa. Sono tanti i giovani laureati che non trovano un posto di
lavoro con la facilità di solo qualche anno fa.
Da Bergamo è
partita una interessante iniziativa. Un selfie che racconta come
questi giovani desiderino semplicemente fare il mestiere per il quale
hanno studiato. Dal narcisismo alla denuncia sociale. Speriamo abbia
seguito, magari con altre categorie altrettanto utili socialmente, ma
molto poco visibili, come quella quasi invisibile degli educatori.
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