Martedì
21 aprile vedrà finalmente la luce il Libro Bianco della Difesa, il
documento che definirà l’evoluzione dello strumento militare
italiano nei prossimi quindici anni, indicando obiettivi strategici e
mezzi necessari per conseguirli, sia in in termini di uomini che di
equipaggiamenti. Peccato che la parte più interessante, almeno per
il sottoscritto, cioè le decisioni sui singoli programmi di
armamento, F35 compresi, sia rimandata a una futura relazione tecnica
dello Stato Maggiore della Difesa. Si profila, non proprio
all'orizzonte, la solita furbata all'italiana. Spendere uno
sproposito che gli aerei da caccia, ma diluirlo nel tempo, in modo
che si possa allegramente far finta di aver risparmiato, dandola a
bere a chiunque sia contrario a quella folle spesa.
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