Nei
campi di concentramento non sono morte soltanto persone di religione
ebraica, ahimè, ma moltissime anche di altre “etnie” e fedi
religiosi. Un luogo che non rientra nei libri di Storia è Lety, dove
durante l’occupazione nazista della Repubblica Ceca fu costruito
l'ennesimo campo di concentramento. Nato come campo di lavoro per
ospitare disoccupati e piccoli criminali, diventa nel 1942 un luogo
di reclusione esclusivamente per i rom, che venivano usati come
schiavi per i lavori agricoli e nei boschi dal principe Karel
Schwarzenberg. Quando anche per i rom scattò la soluzione finale,
molti internati vennero inviati ad Auschwitz-Birkenau, mentre alcuni
finirono a Zalov, altro campo di concentramento rom. Intanto, almeno
340 persone, molti donne e bambini, erano morti a Lety, soprattutto
di fame e di tifo. I numeri precisi non si conoscono, come nella
migliore tradizione negazionista, ma si parla di migliaia di persone.
Nello
stesso identico luogo dal 1974 c’è un allevamento di maiali, che
ha cancellato la memoria fisica dell’Olocausto.
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