Di
seguito un pensiero di Rolando De Luca, psicoterapeuta fondatore del
Centro
di Campoformido, che ha condiviso con il sottoscritto. Grazie mille per la disponibilità.
Ho
letto il libro e mi è apparso utile per le famiglie che nella fase
iniziale si trovano in difficoltà per l’azzardo. Considerato tutto
quello che circola sul web e non solo la lettura del libro per le
tante famiglie in difficoltà inquadra il problema e propone anche
delle modalità di intervento pratico.
Io
mi occupo di psicoterapia. Anche nei dieci gruppi che conduco e che
hanno una storia che supera le mille sedute per ogni gruppo si
procede dal sintomo per arrivare a toccare poi ad altri aspetti
personali e familiari profondi .
Mi
chiedo da anni quali siano i tempi dell’intervento e sempre più
mi convinco che per arrivare a cambiamenti (che vadano oltre il
sintomo) ci vogliano parecchi anni. Nel caso specifico con la
terapia di gruppo. E questo per raggiungere cambiamenti non così
profondi come si potrebbe credere (è sempre una questione di punti
di vista). Che magari possono essere la mancanza di suicidi, il
lavoro stabile, dei figli che continuano la scuola e non la
interrompono per problemi economici e per gravi scontri familiari.
Quindi
nessun pensiero negativo per il suo libro ma la consapevolezza che
anche per psicoterapie lunghe la lettura di “Azzardopatia” può
essere importante per intraprendere un percorso personale e
familiare .
Percorso
che allo stato attuale dei fatti poche famiglie in Italia portano
avanti nel tempo.
Cordialità
Nessun commento:
Posta un commento