Da un
procedimento civile, una causa di lavoro, saltano fuori
“interessanti” prassi di una importante sala Vlt di Milano. In un
file excel vengono profilati i clienti, non solo con le somme
giocate, ma sopratutto con una valutazione di che tipo di persone
siano e degli altri “vizi” che hanno. Emerge anche che la Società
(Sisal) ha elargito circa 60mila euro annui in buoni gioco regalo ai
clienti per mantenere viva la loro “passione” e solo questo
basterebbe a definirli alla stregua degli spacciatori di sostanze,
solo che lo fanno in modo legale (sic!). Che cosa diranno adesso i
paladini del gioco legale?
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