Ai
prodotti semilavorati e lavorati inevitabilmente vengono sottratte delle
componenti organolettiche importanti e alcune volte aggiunte altre per
compensarne l’equilibrio chimico e alimentare. A mio avviso bisognerebbe
mangiare una quota importante di cibo integrale, che non necessariamente
significa biologico. Certo entrambe le cose non farebbe male!
1. Per
prevenire l’infarto, tra i fattori protettivi, c’è una corretta dieta alimentare
con pesce non fritto, prodotti integrali, frutta fresca e secca, verdura cotta
e cruda, cioccolata fondente al 70% o più, te verde e olio extravergine
d’oliva.
2. Evitare
il più possibile lo zucchero bianco, introdotto direttamente o attraverso alimenti
che lo contengono. È il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale
che sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola
o nella canna da zucchero, dove l’obiettivo di questa operazione è renderlo più
bello alla vista del consumatore, che ormai è abituato al suo gusto. Si può
usare in modica quantità il malto di diversi cereali, il miele e lo zucchero di
canna integrale.
3. Nel sale marino integrale si trovano i minerali indispensabili al buon
funzionamento dell’organismo, elementi che vengono raffinati nel sale comune e
che quindi scompaiono. È ottenuto per evaporazione dell'acqua di maree poi
sottoposto ad una serie di trattamenti superficiali di lavaggio e
purificazione.
4. Diversi
studi condotti in Europa e negli Stati Uniti, hanno dimostrato la capacità dei
cereali integrali di ridurre del 20-30% la probabilità di ritrovarsi con il diabete di tipo 2, cioè quello non insulino-dipendente, dove le fibre
rallentano l’assorbimento degli zuccheri, regolando i livelli della glicemia. Dopo
un pasto con i cereali raffinati si verifica invece un forte aumento della
glicemia e quindi una maggiore richiesta di insulina.
5. Le
ricerche hanno evidenziato che chi mangia frumento, riso, avena e altri cereali
integrali o prodotti a base di queste farine riduce del 35% le patologie su
base infiammatoria, tra cui alcuni tipi di tumore, come quello dell'intestino.
6. Siccome
sono ricche di fibre, gli alimenti integrali saziano di più e siccome i loro
zuccheri vengono assorbiti più lentamente, l'organismo è costretto a ricorrere
alle sue riserve di grasso per procurarsi subito energia, così aiutano a tenere
il peso sotto controllo.
7. Gli
alimenti integrali offrono un apporto più elevato di vitamina E (nel caso degli
oli vegetali la raffinazione ridurrebbe il contenuto di tocoferolo ed acidi
grassi essenziali fondamentali per la salute) e di alcune vitamine del gruppo B.
8. Occorre
leggere molto bene le etichette, perché può capitare che la farina integrale
sia solo una percentuale, a volte anche bassa, oppure la farina integrale è
stata creata da molini industriali a partire da sfarinati già raffinati, che
costano meno, a cui viene aggiunta la crusca finemente rimacinata.
9. Al
posto del sale è possibile utilizzare l’aceto di umeboschi, la salsa di soia, il
tamari, lo shoyu, il miso e il gomasio.
10.
Ovviamente occorre mangiarne una quantità
appropriata, perché un consumo eccessivo di fibra apporta un eccesso di fitati,
sostanze che ostacolano l'assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio e
lo zinco. Occorre inoltre ricordare che la parte esterna del chicco, che viene
normalmente asportata durante la raffinazione, è la più esposta alle sostanze
chimiche utilizzate in agricoltura. Per questo motivo è bene accertarsi della
provenienza dell'alimento integrale acquistato, onde evitare l'introduzione di sostanze
dannose per il nostro organismo.
2 commenti:
Molti di questi alimenti fanno già parte della mia dieta (sono quasi interamente vegetariano, fatta eccezione per il pesce ogni tanto), vorrei approfondire però la questione del sale. Un´amica di mia madre mi ha portato tempo fa del gomasio, che apprezzo molto soprattutto in alcuni piatti (ad esempio con pasta integrale). Sarebbe più raccomandabile dunque utilizzare delle alternative (anche se mi risulta che la salsa di soya, ad esempio, contenga anch´essa sale) o piuttosto il sale marino integrale? Chiaramente in generale sarebbe raccomandabile utilizzare meno sale, che in ogni caso tende a "soffocare" il sapore di certi piatti, più che ad esaltarlo.
Personalmente utilizzo sale marino integrale sia grosso che fino. Per condire verdure invece uso lo shoyu.
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