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mercoledì 25 gennaio 2012

542. 10 buoni motivi per mangiare cibi integrali


Ai prodotti semilavorati e lavorati inevitabilmente vengono sottratte delle componenti organolettiche importanti e alcune volte aggiunte altre per compensarne l’equilibrio chimico e alimentare. A mio avviso bisognerebbe mangiare una quota importante di cibo integrale, che non necessariamente significa biologico. Certo entrambe le cose non farebbe male!

1.  Per prevenire l’infarto, tra i fattori protettivi, c’è una corretta dieta alimentare con pesce non fritto, prodotti integrali, frutta fresca e secca, verdura cotta e cruda, cioccolata fondente al 70% o più, te verde e olio extravergine d’oliva.

2.  Evitare il più possibile lo zucchero bianco, introdotto direttamente o attraverso alimenti che lo contengono. È il prodotto finale di una lunga trasformazione industriale che sottrae tutte le sostanze vitali e le vitamine presenti nella barbabietola o nella canna da zucchero, dove l’obiettivo di questa operazione è renderlo più bello alla vista del consumatore, che ormai è abituato al suo gusto. Si può usare in modica quantità il malto di diversi cereali, il miele e lo zucchero di canna integrale.

3.  Nel sale marino integrale si trovano i minerali indispensabili al buon funzionamento dell’organismo, elementi che vengono raffinati nel sale comune e che quindi scompaiono. È ottenuto per evaporazione dell'acqua di maree poi sottoposto ad una serie di trattamenti superficiali di lavaggio e purificazione.

4.  Diversi studi condotti in Europa e negli Stati Uniti, hanno dimostrato la capacità dei cereali integrali di ridurre del 20-30% la probabilità di ritrovarsi con il diabete di tipo 2, cioè quello non insulino-dipendente, dove le fibre rallentano l’assorbimento degli zuccheri, regolando i livelli della glicemia. Dopo un pasto con i cereali raffinati si verifica invece un forte aumento della glicemia e quindi una maggiore richiesta di insulina.

5.  Le ricerche hanno evidenziato che chi mangia frumento, riso, avena e altri cereali integrali o prodotti a base di queste farine riduce del 35% le patologie su base infiammatoria, tra cui alcuni tipi di tumore, come quello dell'intestino.

6.  Siccome sono ricche di fibre, gli alimenti integrali saziano di più e siccome i loro zuccheri vengono assorbiti più lentamente, l'organismo è costretto a ricorrere alle sue riserve di grasso per procurarsi subito energia, così aiutano a tenere il peso sotto controllo.

7.  Gli alimenti integrali offrono un apporto più elevato di vitamina E (nel caso degli oli vegetali la raffinazione ridurrebbe il contenuto di tocoferolo ed acidi grassi essenziali fondamentali per la salute) e di alcune vitamine del gruppo B.

8.  Occorre leggere molto bene le etichette, perché può capitare che la farina integrale sia solo una percentuale, a volte anche bassa, oppure la farina integrale è stata creata da molini industriali a partire da sfarinati già raffinati, che costano meno, a cui viene aggiunta la crusca finemente rimacinata.

9.  Al posto del sale è possibile utilizzare l’aceto di umeboschi, la salsa di soia, il tamari, lo shoyu, il miso e il gomasio.

10.             Ovviamente occorre mangiarne una quantità appropriata, perché un consumo eccessivo di fibra apporta un eccesso di fitati, sostanze che ostacolano l'assorbimento di alcuni minerali tra cui il calcio e lo zinco. Occorre inoltre ricordare che la parte esterna del chicco, che viene normalmente asportata durante la raffinazione, è la più esposta alle sostanze chimiche utilizzate in agricoltura. Per questo motivo è bene accertarsi della provenienza dell'alimento integrale acquistato, onde evitare l'introduzione di sostanze dannose per il nostro organismo.

2 commenti:

Falco ha detto...

Molti di questi alimenti fanno già parte della mia dieta (sono quasi interamente vegetariano, fatta eccezione per il pesce ogni tanto), vorrei approfondire però la questione del sale. Un´amica di mia madre mi ha portato tempo fa del gomasio, che apprezzo molto soprattutto in alcuni piatti (ad esempio con pasta integrale). Sarebbe più raccomandabile dunque utilizzare delle alternative (anche se mi risulta che la salsa di soya, ad esempio, contenga anch´essa sale) o piuttosto il sale marino integrale? Chiaramente in generale sarebbe raccomandabile utilizzare meno sale, che in ogni caso tende a "soffocare" il sapore di certi piatti, più che ad esaltarlo.

jackS ha detto...

Personalmente utilizzo sale marino integrale sia grosso che fino. Per condire verdure invece uso lo shoyu.