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venerdì 27 gennaio 2012

549. Contro la campagna “Giovani e gioco”


Il CONAGGA (Coordinamento nazionale Gruppi per giocatori d’azzardo), il CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), il Gruppo Abele, Libera e Alea-Associazione per lo studio del gioco d’azzardo e dei comportamenti a rischio prendono posizione e condividono la richiesta avanzata dalla senatrice Baio ed altri parlamentari, dove si chiede al presidente del Consiglio Monti di intervenire per la sospensione della campagna dei Monopoli di Stato “Giovani e Gioco”.
In un DVD rivolto a 70mila studenti si trova, oltre a frasi poco edificanti sul gioco, anche un test interattivo che dice ad un giovane che dichiara di non apprezzare il rischio e il gioco d’azzardo: “Ti manca solo una frusta tra le mani... lo spirito del bacchettone aleggia sulla tua testa! Per te non esistono colori, tutto è bianco o tutto è nero. Il gioco è rischio ed a te i rischi non piacciono, meglio aggirare gli ostacoli. Così facendo, però, perdi tutte le sfumature della vita. Integerrimo... o semplicemente rigido come un ghiacciolo appena tolto dal freezer? Urge ammorbidente”. Mentre il profilo ritenuto migliore dal test è quello di chi dichiara di giocare d’azzardo almeno un po’: “Tutto sommato hai una buona idea di cosa sia il gioco. Non sei un fanatico, ma non ti fai mancare una partitella ogni tanto... giusto per tenerti in allenamento. Il tuo motto? Poco non fa male nemmeno il veleno! Bilancia in equilibrio”.
Direi che l’obiettivo dell’AAMS, che dovrebbe più governare i giochi che incentivarli, è chiaro!

2 commenti:

Falco ha detto...

Chiaro che l´AAMS è interessanto ad incentivare il gioco d´azzardo. Meno chiaro è che lo faccia così scopertamente. Sono parzialmente d´accordo sul fatto di non demonizzarlo interamente però. Il gioco d´azzardo esiste da sempre, può essere dannoso se praticato estensivamente ma garantisce anche una certa dimensione ludica che in sè non fa male (chi non ha mai fatto scommesse con amici? O gioca una partita a poker in famiglia con magari 5 euro nel piatto?). Meglio che i soldi degli scommettitori vadano ad imprese controllate dallo stato o alla mafia? E´un po´il discorso delle droghe... la gente non smetterà di prenderle, così come non smetterà di giocare d´azzardo, fa parte della natura umana. L´importante è tenere sotto controllo il fenomeno ed evitare che i profitti finiscano nelle mani sbagliate. Questo secondo me, sono sempre stato un sostenitore della liberalizzazione rispetto al proibizionismo, soprattutto considerando il fattore di attrazione che il proibito esercita sui più giovani. Certo la campagna succitata la trovo un po´eccessiva...

jackS ha detto...

Il problema sono le occasioni di gioco, nel senso che si trovano ovunque, pure alle Poste mentre paghi una bolletta ti offrono un Gratta e Vinci. Per non parlare di tutto quello che trovi on-line. Siamo passati da uno Stato che regolava fortemente il gioco e anche la società non approvava certi comportamenti ad una fase dove non può che prevalere la compulsività.Certo che preferisco che i denari finiscano in aziende pubbliche, ma lo sono solo in parte. Addirittura l'Atlantis, che gestisce slot, ha la sede in un paradiso fiscale e chi la governa è il figlio di un mafioso. Certo non significa che lo sia anche lui, ma occorre più prudenza nel dare le licenze.