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venerdì 27 gennaio 2012

551. Non è un paese per giornalisti


L’Italia è al 61° posto della libertà di stampa nel mondo, perdendo posizioni rispetto all’anno successivo. Mentre oggi molti giornalisti precari protestano per il tanto lavoro, a volte finiscono anche sotto scorta, e per il pochissimo riconoscimento economico. Un mestiere che continua a affascinare, ma che da troppi anni significa lunga precarietà e grandi difficoltà nel svolgere un mestiere che nella teoria della comunicazione pubblica dovrebbe diventare il “cane da guardia” della politica, ma che nel nostro paese spesso diventa altro.

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