In
questo periodo storico, come in altri, abbiamo bisogno di persone che per il
solo fatto di fare il proprio dovere diventano simbolo di un paese che in tanti
vorremmo, ma che in pochi vivono giorno per giorno. È il caso del giornalista
precario Giovanni Tizian, orfano di padre dal 1989 ucciso a colpi di lupara a
Bovalino, nella Locride, dove viveva la sua famiglia prima di decidere di
emigrare in Emilia. Vive e lavora a Modena e da qualche anno si occupa anche di
documentare le infiltrazioni mafiose nel territorio emiliano, attività che ha
infastidito qualcuno per cui da qualche giorno vive sotto scorta. Lunga vita e
prosperità!
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