Con
un “coup de théâtre” l’assessore Monferino ha presentato ieri, in IV
commissione, le modifiche al controverso piano socio-sanitario, introducendo le
famigerate federazioni sanitarie e confermando l’accorpamento in un’unica
azienda sanitaria di Molinette, Cto, Regina Margherita e Sant’Anna. Compito
delle federazioni sarà la programmazione della rete ospedaliera e distrettuale
del territorio, la gestione dei contratti del personale e avrà compiti di
supporto tecnico-amministrativo, come gli acquisti, la logistica, la gestione
dei magazzini e delle reti informative.
In
definitiva questo nuovo ente dovrebbe evitare la duplicazione di attività e
sovrapposizioni di servizi, razionalizzando e liberando risorse da investire
nei diversi servizi, formata dal personale oggi impiegato nelle diverse ASL.
Torino,
oggi unica ASL, verrà divisa in tre parti, accorpandole così:
Torino sud est:
ASL TO1 + ASL TO5 + nuova AOU San Giovanni Battista.
Torino Nord:
ASL TO2 + ASL TO4.
Torino Ovest:
ASL TO3 + AOU San Luigi di Orbassano + Ordine Mauriziano di Torino.
Piemonte Nord Est:
ASL Vercelli + ASL Biella + ASL Novara + ASL Verbano–Cusio-Ossola + AOU
Maggiore della Carità di Novara.
Piemonte Sud Ovest: ASL
Cuneo 1 + ASL Cuneo 2 + AO Santa Croce e Carle di Cuneo.
Piemonte Sud Est:
ASL Asti + ASL Alessandria + AO SS. Antonio e Biagio e C. Arrigo di
Alessandria.
Ora
non mi è chiaro se ogni ASL manterrà la triade di direttori, come non mi è chiaro
perché le federazioni si devono occupa di qualcosa che a mio avviso riguarda,
per esempio l’ARESS. Inoltre quali saranno i compiti dell’assessorato, se
saranno le federazioni a occuparsi di razionalizzazione e investimenti? L’assessore
Monferino & Company si occuperanno solo di dare il nullaosta alle nuove
iniziative oppure si occuperanno anche loro di qualcosa di pratico? A me sembra
l’ennesimo aumento di poltrone, ovviamente ben remunerate, che andrà a scapito
delle professionalità sanitarie più deboli, un rafforzamento della dimensione
dirigenziale che è anche quella più costosa ma che è anche quella da
accontentare. Ma ai pazienti questi grandi dirigenti ci pensano qualche volta?
Nessun commento:
Posta un commento