Le
cassandre di sinistra dicono che il riassetto del sistema sanitario piemontese
porterà alla disattivazione del Maria Adelaide, dove ancora si svolge
un’attività chirurgica in Day Surgery e Day Hospital, alla disattivazione del
punto nascite di Carmagnola, alla disattivazione dell’emodinamica di Moncalieri
e di Ciriè, assieme a quella del San Luigi di Orbassano, alla chiusura di
chirurgia a Lanzo e ancora di Pomaretto e Torre Pellice con la diminuzione di
circa 100 posti letto nell’Asl TO3 per la postacuzie. Inoltre alla chiusura
completa dell’ospedale di Venaria, mentre l’ospedale di Susa resterà in piedi
senza un solo primario perché verranno eliminate le strutture complesse di
ortopedia, ginecologia, chirurgia generale, e anche i due posti letto di
terapia subintensiva.
Ma
che menagrami. Non succederà nulla del genere, anzi il sistema sanitario
regionali riceverà un incredibile impulso in termini di qualità degli
interventi e di qualità. I soliti comunisti portaiella!
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