venerdì 20 dicembre 2013

2179. Ancora tagli alla sanità piemontese



Altro giro altro taglio si potrebbe dire, perché ogni volta che si decide
qualcosa, guarda caso spesso sono le risorse a mancare. Così ha deciso la Conferenza delle regioni di applicare i costi standard nella ripartizione del fondo nazionale per la sanità, cosa che addirittura ha permesso al Piemonte di contenere il taglio delle risorse legato alla riduzione del finanziamento statale che vale complessivamente 1,250 miliardi, spalmati su tutte le regioni. E così, alla fine, la riduzione ci sarà e sarà di 154 milioni, ma tranquilli, nulla cambierà nei servizi. A me sembra che chi ci governa non conosca la matematica oppure abbia un’idea piuttosto creativa di finanza. Ma se io incasso 1000 e ne spendo 1000, vado in pari, ma se il mese successivo le spese crescono e non le entrate, vado in perdita. Certo che il meccanismo sanitario è molto più complesso, ma come si può pensare che a una riduzione della spesa non ne consegua una riduzione dei servizi, solo il “magico” Cota riesce a pensarlo, mentre il compare Cavallera riesce pure a dirlo.
Intanto, caso strano, i medici della Città della Salute protestano per una serie di cose che proprio non vanno. Ma di cosa si lamentano!

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