Sarei
molto tentato di mollare tutto e trasferirmi. La vita monacale non mi si
addice
molto, ma il Belgio è un bel paese e fare birra trappista per il resto della
mia vita non sarebbe una cosa così spiacevole. In Belgio esistono 6 birre
trappiste (Westmalle, Chimay, Orval, Achel, Westvleteren e la Rochefort), tutte
prodotte da monaci che negli ultimi 10 anni hanno visto incrementare in maniera
esponenziale la domanda di bevande alcoliche, soprattutto dall’estero. Allo
stesso tempo, però, il numero dei religiosi che lavorano alla produzione della
birra è sensibilmente diminuito. Se nell’abbazia di Orval 25 anni fa c’erano
ben trentacinque monaci che fabbricavano l’omonima bevanda alcolica, oggi ne
sono rimasti appena dodici. La situazione è peggiore nel monastero di Achel
dove i monaci sono appena sei e tutti in età abbastanza avanzata. Per questo
motivo stanno cercando di reclutare nuove leve: per garantire una birra anche
nel futuro e per mantenere viva una tradizione centenaria.
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