L’accordo
siglato il 23 febbraio in Conferenza Stato-regioni prevede che per il
raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica vengano tagliati
due importanti capitoli di spesa, importanti non certo per
determinati settori della popolazione. Il fondo politiche sociali
perde ben 211 dei 311,58 milioni stanziati nell’ottobre 2016,
arrivando a sfiorare i 100 milioni, denari che mancheranno per far
funzionare servizi come gli asili nido, per le misure di sostegno al
reddito per le famiglie più povere, l’assistenza domiciliare e i
centri antiviolenza. Invece il fondo destinato al sostegno delle
persone non autosufficienti scende a 450 milioni, livello cui era
stato portato con l’ultima legge di Bilancio, perdendo i 50 milioni
aggiuntivi promessi lo scorso novembre dal ministro del Lavoro
Giuliano Poletti ai malati di Sla e sbloccati solo il 22 febbraio.
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