Nel 2002
la Regione Lazio creò la San.IM. Spa, come strumento per immettere
liquidità nel sistema delle aziende sanitarie regionali e
contribuire alla copertura dei disavanzi. San.Im. avrebbe dovuto
comprare dalle Asl e dalle Aziende Ospedaliere regionali 56 complessi
ad un prezzo pari a 1.949 milioni di euro, poco meno di 2 miliardi,
stipulando contestualmente con le aziende venditrici contratti di
affitto trentennali degli immobili, con opzione di riacquisto dei
cespiti medesimi al termine del contratto di affitto, ad un valore
simbolico di 1 euro. Questo giochino delle tre carte dovrebbe
costare, nel 2033, la bellezza di 1 miliardo di euro alle casse
regionali. Un pochino troppo come interessi, non credete?
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