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domenica 18 marzo 2012

734. È morto il boia di Sobibor


Ivan Demjanjuk, nato in Ucraina, era stato condannato nel 2011 dal Tribunale di Monaco di Baviera ad una pena di 5 anni, con l’accusa di aver partecipato all’eccidio di 27.900 ebrei, in un campo nazista polacco dove lavorava come carceriere. Prima era stato sospettato di essere “Ivan il terribile”, così nel 1986 era stato consegnato a Israele e poi condannato nel 1988 per la partecipazione all’eccidio di 800 mila persone a Treblinka. Emersero però dei dubbi, così venne scarcerato e tornò negli Usa, paese in cui era emigrato nel 1951, cambiando il nome in John.
Muore un pezzo di storia, un carnefice che ha partecipato all’olocausto per convinzione, opportunismo o semplicemente facendo il proprio dovere? Difficile dirlo e forse pensarlo. La perversione dell’umano raggiunta durante la seconda guerra mondiale non penso che sia stato il picco massimo, credo che sopito esista ancora tutta quella energia distruttiva che cova, in attesa della giusta miccia.

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