Fontaine du Château d'eau
Fontaine du Château d'eau |
Ideata da Gabriele Davioud su delle indicazioni di Haussmann, la fontana è composta da una grande vasca circolare, sormontata da tre vasche. La vasca è ornata da otto leoni seduti in bronzo che sputato zampilli d’acqua e i leoni sono stati realizzati dallo scultore Henri-Alfred Jacquemart.
La fontana in un primo tempo era installata nell'attuale place de la République e venne posizionata dove si trova oggi, in place Félix-Éboué, nel 1880
Place de la Nation
Quando nel 1660 passarono da questo ampio spazio erboso Luigi XIV e Maria Teresa d’Austria di ritorno dal viaggio di nozze da Saint-Jean-de-Luz, vi trovarono ad attenderli un trono. Avvenimento che la battezzò come place du Trône, che nel 1972 e con la Rivoluzione divenne place du Trône-Renversé, con l’installazione di una ghigliottina.
La scultura di Dalou |
Diventa l’attuale piazza della Nazione il 14 luglio 1880, dove si trovano oggi due colonne sormontate dalle statue di Philippe Auguste e Saint Louis disegnate da Ledoux e al centro il monumento Le Triomphe de la République, un gruppo bronzeo inaugurato nel 1899 dello scultore Jules Dalou. È rappresentata La Repubblica in cima a un carro tirato da due leoni ed incorniciata da diverse figure allegoriche: il Genio della Libertà che guida il carro, il Lavoro simboleggiato da un fabbro che spinge il carro aiutato dalla Giustizia e l'Abbondanza che chiude il corteo seminando dei frutti, simbolo di prosperità.
Palais omnisports de Paris-Bercy
Palais omnisports |
L’edificio, inaugurato nel 1984 e progettato da un team di architetti composto da Andrault-Parat, Prouvé e Guvan, può accogliere dalle 3500 alle 17000 persone, in uno spazio modulabile adatto a quasi tutti gli sport, ivi compresi quelli nautici. Ospita anche un grande patinoire e viene utilizzata per importanti concerti rock e pop.
L'esterno del palazzo è di forma piramidale e ha la particolarità di avere le sue pareti ricoperte da un prato erboso.
Palais de la Porte Dorée
L’edificio è stato costruito in occasione dell'esposizione coloniale del 1931, nell’arco di 18 mesi, dall'architetto francese Albert Laprade, nello spirito del Movimento Arts & Crafts di John Ruskin.
Palais de la Porte Dorée |
Ha ospitato dal 1931 l'aquarium tropical e il Musée permanent des Colonies, ribattezzato nel 1935 Musée de la France d’Outre-mer. Nel 1960 diventa il Musée des Arts africains et océaniens, nel 1990 il Musée national des Arts d'Afrique et d'Océanie fino alla sua chiusura nel 2003, con la sua collezione spostata nel musée du quai Branly.
Dal 2007 ospita la Cité nationale de l'histoire de l'immigration.
L’edifico ha un profilo simmetrico con una facciata austera di ispirazione classica ma con una illuminazione zenitale che si ispira alle soluzioni moderne dell'epoca. La facciata è ornata da un bassorilievo opera di Alfred Janniot, che vuole illustrare la ricchezza delle colonie, con la rappresentazioni dei grandi porti marittimi e degli aeroporti dell'Africa, del Madagascar, delle Antille, dell'Asia e dell'Oceania. All'interno, nella sala delle feste, si trova un grande affresco di Pierre-Henri Ducos de La Haille.
Cité nationale de l'histoire de l'immigration
A seguito di un dibattito iniziato negli anni ’90, nel 2007 apre il museo dell'immigrazione francese ospitato presso il Palais de la Porte Dorée.
I temi affrontati nei diversi allestimenti sono l'immigrato, la Francia come terra di immigrazione e l'identità francese come è trasformata dalla diversità.
Aquarium tropical
Creato durante l'esposizione coloniale internazionale del 1931 per mostrare la fauna acquatica dei paesi tropicali, è stato per molto tempo il solo acquario della città.
Nel 1985 l'acquario è rinnovato con le ultime tecniche conosciute in acquacoltura, preservando comunque l'aspetto storico del luogo.
La collezione di animali conta circa 5000 esemplari di 350 specie differenti, ripartite in 80 acquari della grandezza da 100 a 37000 litri. La parte centrale dell'acquario contiene una fossa a coccodrilli considerata come una di più belle d'Europa.
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