Il quartiere ha una scarsa vocazione turistica e si compone di aree una volta residenze per operai, oggi per lo più riqualificate e dense di nuove costruzioni.
Oltre a ospitare la maggiore chinatown della città, si incontrano la Bibliothèque nationale de France, la Gare d'Austerlitz, la Manufacture des Gobelins, la piscine de la Butte-aux-Cailles, l’Hôpital de la Pitié-Salpêtrière, l’Église Sainte-Anne de la Butte-aux-Cailles, l’Église Saint-Marcel, l’Église Sainte-Rosalie, il Théâtre 13, il Théâtre Les Cinq Diamants, il Théâtre du Lierre, l’Usine de la Société Urbaine d'Air Comprimé, la Tour Albert, la Square René-Le Gall, l’Îlot de la Reine Blanche e il Musée national du Sport.
Bibliothèque nationale de France
Bibliothèque nationale de France |
Inaugurata nel 1996 su progetto architettonico di Dominique Perrault è la biblioteca più importante di Francia ed una delle maggiori d'Europa e del mondo.
Storicamente la biblioteca ebbe origine dalla biblioteca reale, costituita al Louvre da Carlo V, ma solo con Carlo VIII la biblioteca reale conobbe una certa stabilità gestionale e patrimoniale, senza dispersioni di fondi. La biblioteca, dapprima trasferita a Blois e a Fontainebleau, ritornò a Parigi nel 1568. Un notevole impulso al suo sviluppo si ebbe sotto il regno di Luigi XIV, per poi venire aperta al pubblico nel 1692. Dopo numerosi traslochi, la collezione bibliotecaria venne trasferita nel 1720 in rue Richelieu. Divenuta Biblioteca Nazionale, poi Imperiale coi vari cambiamenti di regime susseguitisi in Francia a partire dal 1789, poi nel 1868 venne trasferita negli edifici costruiti da Henri Labrouste, per poi spostarsi definitivamente negli anni ‘90 nel nuovo sito.
Le collezioni fisiche dell'istituzione sono stimate in trenta milioni di volumi, ma essa è conosciuta anche per la biblioteca digitale Gallica, formata per lo più da documenti informatizzati sotto forma di immagini. Gallica ora si sta evolvendo con il più impegnativo progetto Europeana che fornisce i libri anche in formato testo tramite OCR.
L'opera di Dominique Perrault è caratterizzata da quattro grandi torri angolari alte 79 metri ciascuna che corrispondono simbolicamente a quattro libri aperti. Si incontrano la Tour des temps, la Torre dei tempi, la Tour des lois, la Torre delle leggi, la Tour des nombres, la Torre dei numeri e la Tour des lettres, la Torre delle lettere.
Gare d'Austerlitz |
Gare d'Austerlitz
Inaugurata nel 1840 era il capolinea della linea ferroviaria che collegava la capitale francese con Orléans, sostituita in tale funzione nel 1900 da parte della gare d'Orsay. Dal 1939 riacquistò la sua importanza originaria al riguardo del traffico in partenza verso il sud-ovest francese, rimasta poi immutata sino all'inaugurazione del TGV Atlantique. Questa stazione ha perso così gran parte del suo traffico per il sudovest della Francia e il numero di viaggiatori è sceso a circa 31 milioni l’anno.
Il primo imbarcadero nasce dal progetto dell’architetto Félix Emmanuel Callet, ma la stazione verrà ricostruita tra il 1862 e il 1867 da Pierre-Louis Renaud con la grande sala coperta metallica e la facciata in stile Belle Époque.
Manufacture des Gobelins |
Manufacture des Gobelins
È uno storico laboratorio di tessitura di arazzi francese, creato nel 1601 per volontà di Enrico IV su suggerimento del suo consigliere per il commercio Barthélemy de Laffemas.
I Gobelins erano una famiglia di tintori specializzati nella tintura del colore rosso scarlatto ricavato dalla cocciniglia, originaria di Reims. Verso la metà del XV secolo la famiglia si stabilì in Faubourg Saint Marcel presso un mulino sulla Bièvre che prese il nome di mulino dei Gobelins. Nel 1662 Luigi XIV acquistò gli edifici dalla famiglia Gobelin e nel 1667 diventarono, con la direzione del pittore Charles Le Brun e la supervisione di Jean-Baptiste Colbert, la sede della Manifacture Royale des Meubles de la Couronne che produceva oggetti e arredi di lusso per la nobiltà. A causa di problemi economici la manifattura chiuse nel 1694 per riaprire nel 1699 con l'obiettivo di produrre arazzi per uso reale, produzione che si interruppe con la rivoluzione francese. I Borboni riaprirono i laboratori durante la Restaurazione e nel 1826 venne aggiunto un laboratorio per la produzione di tappeti. Nel 1825 i telai a basso liccio vennero trasferiti a Beauvais la produzione continuò esclusivamente su telai ad alto liccio. Nel 1871 l'edificio fu parzialmente distrutto da un incendio appiccato dai Comunardi e ricostruito nel 1914. Nel 1949 ritornano i telai della manifattura di Beauvais, distrutta dai bombardamenti. Di proprietà del Mobilier national la manifattura oggi ospita un museo e laboratori dove continua a produrre arazzi per la decorazione di edifici pubblici.
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