Scritto
da Tony Judt e pubblicato in Italia nel 2009 ha proprio un
interessante sottotitolo: sulle rimozioni del '900. Raccoglie una
lunga serie di saggi e di recensioni scritti tra il 1994 e il 2006,
sui temi spesso “dimenticati” come i marxisti francesi e la
memoria del male oppure descrive paesi come il Belgio o la Romania.
Illuminante infine l'ultimo capitolo, intitolato “la questione
sociale rediviva”, dove analizza il pericolo insito nello
smantellare il welfare state, ma soprattutto l'idea di Stato, che
rappresenta in ultima analisi l'unico baluardo rimasto tra noi e il
Mercato, che non vede loro di liberarsi dell'ultima catena e sbranare
quel poco o tanto che è rimasto.
Così
come la democrazia politica è tutto ciò che si frappone tra gli
individui e un governo assoluto, lo Stato regolatore e sociale è
tutto ciò che separa i suoi cittadini dalle forze imprevedibili dei
cambiamenti economici.
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