sabato 21 giugno 2014

2369. Viaggio in Slovenjia - Certosa di Pleterje, Brežice e Castello di Rajhenburg


La Certosa
L’unico monastero certosino ancora attivo in Slovenia, la Certosa di Pleterje, si trova nella valle ai piedi dei Gorjanci. Nel 1407 il monastero fu fondato dal conte di Celje Herman II, e più tardi fu distrutto dai Turchi. I monaci lo ricostruirono e lo rafforzarono, circondandolo con un muro alto tre metri e lungo quasi 3 km. Nel periodo 1595-1773 appartenne ai gesuiti, poi passò a un privato fino al 1899, perché tutti gli ordini monastici vennero aboliti durante l'impero asburgico. Infine ritornò ai certosini. Dell’antico monastero si sono conservate soltanto la chiesa gotica della Santa Trinità, la ricca biblioteca e la collezione di arte figurativa. La parte orientale del monastero, aperta al pubblico, ospita la collezione del Museo della Dolenjska che riguarda il monastero e la vita nei suoi dintorni nonché una collezione di prodotti fatti con i gusci d’uovo. I monaci vendono anche i famosi distillati di Pleterje con pere intere in bottiglia.

Brežice presenta un bell'impianto urbano e lungo la via principale si possono
Ingresso al Castello
ammirare eleganti residenze barocche, che terminano al Castello, ora sede di mostre. Il luogo fu abitato fin dalla preistoria. Più tardi si susseguirono i Celti e i Romani. Nel Medioevo il villaggio si sviluppò intorno al castello e viene menzionato per la prima volta nel 1241. Diventò borgo franco nel 1315 e città nel 1353. Fu feudo del Vescovo di Salisburgo dal secolo XI al 1493, quando entrò a far parte dei possedimenti degli Asburgo. Villaggio e castello furono dati alle fiamme durante la rivolta popolare del 1515 e poco dopo subirono più volte gli assalti delle milizie turche.


Nel cortile del Castello
Secondo le ricostruzioni storiche il Castello di Rajhenburg (Brestanica) è il castello più antico della Slovenia che potrebbe risalire al tempo dei romani. La prima traccia documentaria infatti data al 29 settembre 895, quando Arnolfo di Carantania, Re dei Franchi Orientali “concede tre possedimenti reali situati nei pressi del castello di Richenburch” al suo vassallo, il nobile Valtuni. All’interno si possono ammirare una serie di mostre permanenti sulla storia del castello, la permanenza dei frati trappisti, la tragedia delle deportazioni nel periodo di invasione nazista, affreschi ed esposizioni d’arte contemporanea.



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