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La Certosa |
L’unico monastero certosino ancora
attivo in Slovenia, la Certosa di Pleterje, si trova nella valle ai
piedi dei Gorjanci. Nel 1407 il monastero fu fondato dal conte di
Celje Herman II, e più tardi fu distrutto dai Turchi. I monaci lo
ricostruirono e lo rafforzarono, circondandolo con un muro alto tre
metri e lungo quasi 3 km. Nel periodo 1595-1773 appartenne ai
gesuiti, poi passò a un privato fino al 1899, perché tutti gli
ordini monastici vennero aboliti durante l'impero asburgico. Infine
ritornò ai certosini. Dell’antico monastero si sono conservate
soltanto la chiesa gotica della Santa Trinità, la ricca biblioteca e
la collezione di arte figurativa. La parte orientale del monastero,
aperta al pubblico, ospita la collezione del Museo della Dolenjska
che riguarda il monastero e la vita nei suoi dintorni nonché una
collezione di prodotti fatti con i gusci d’uovo. I monaci vendono
anche i famosi distillati di Pleterje con pere intere in bottiglia.
Brežice presenta un bell'impianto
urbano e lungo la via principale si possono
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Ingresso al Castello |
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ammirare eleganti
residenze barocche, che terminano al Castello, ora sede di mostre. Il
luogo fu abitato fin dalla preistoria. Più tardi si susseguirono i
Celti e i Romani. Nel Medioevo il villaggio si sviluppò intorno al
castello e viene menzionato per la prima volta nel 1241. Diventò
borgo franco nel 1315 e città nel 1353. Fu feudo del Vescovo di
Salisburgo dal secolo XI al 1493, quando entrò a far parte dei
possedimenti degli Asburgo. Villaggio e castello furono dati alle
fiamme durante la rivolta popolare del 1515 e poco dopo subirono più
volte gli assalti delle milizie turche.
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Nel cortile del Castello |
Secondo le ricostruzioni storiche il Castello di Rajhenburg (Brestanica) è il castello più antico della
Slovenia che potrebbe risalire al tempo dei romani. La prima traccia
documentaria infatti data al 29 settembre 895, quando Arnolfo di
Carantania, Re dei Franchi Orientali “concede tre possedimenti
reali situati nei pressi del castello di Richenburch” al suo
vassallo, il nobile Valtuni. All’interno si possono ammirare una
serie di mostre permanenti sulla storia del castello, la permanenza
dei frati trappisti, la tragedia delle deportazioni nel periodo di
invasione nazista, affreschi ed esposizioni d’arte contemporanea.
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