Da un lato i lavoratori precari, dall’altra gli anziani non
autosufficienti. Insomma sempre vite precarie. La novella giunta e il virgulto Saitta
dovranno e forse potranno far qualcosa per i 400 lavoratori atipici della sanità
e forse riusciranno a far dimagrire l’interminabile lista d’attesa per una
struttura. Problemi che ci portiamo avanti da ormai tempi immemori, con l’orizzonte
sempre più fosco.
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