Velenje |
Il cuore del castello di Velenje venne
eretto nel XIII secolo, mentre la maggior parte dell'aspetto odierno
risale al XV secolo, quando sorse il cortile interno porticato e la
gran parte delle pittoresche mura, con torri e maestose rondelle
rinascimentali. Il Museo di Velenje vi ha installato la mostra
permanente "La valle del Šalek tra il romanico ed il barocco”;
si possono visitare inoltre la collezione di arte africana, donazione
dello scultore ceco František Foit, la galleria d'arte con opere di
Lojze Perko e la galleria della pittura slovena del XX secolo. Nella
ex scuderia vengono conservati i resti di un mastodonte, scoperti
nelle immediate vicinanze di Velenje. Nella cappella del castello,
invece, c'e la collezione di arte sacra barocca, proveniente dalla
chiesa di sv. Jurij (S. Giorgio) di Škale.
Mozirje |
La cittadina di Mozirje conserva una
pittoresca piazza centrale con belle case dei secoli XV-XIX e la
parrocchiale di San Giorgio, di origine gotica poi barocca.
Kamnik ai tempi della dominazione
austriaca si chiamava Stein im Oberkrain e sicuramente da stein,
pietra, deriva anche il nome Kamnik (in sloveno kamen significa
pietra), il che ha fatto supporre che in questa zona ci fosse un
importante lavorazione delle pietre. Quel che è sicuro è che a
Kamnik si batteva una propria moneta già nel 1200, quando a
comandare erano i conti bavaresi di Andechs.
Qui troviamo ben due castelli. Lo Stari
Grad (castello vecchio), oggi in rovina, che domina il paesaggio
dall’alto di un colle al di là del fiume Bistrica. Ma è
sicuramente il Mali Grad (castello piccolo) a essere il simbolo
pittoresco della città: situato proprio nel cuore del centro
abitato, su uno sperone di roccia adiacente al Glavni Trg, la piazza
principale che, come spesso accade, assomiglia decisamente più una
lunga via che non una piazza, contornata da tante belle facciate
medievali.
Kamnik |
A Kamnik vive anche la leggenda di
Veronika, una giovane contessa nota per la sua superbia e la sua
avarizia. La leggenda narra che quando la pia gente di Kamnik andò
da lei per chiederle un’offerta per la costruzione della chiesa sul
Mali Grad, essa rispose che piuttosto si sarebbe trasformata in un
serpente. E fu subito accontentata: diventò metà ragazza e metà
serpente, strisciò fuori dal castello colpendo, per la rabbia, la
roccia del Mali Grad, facendo crollare il castello e venendo lei
stessa inghiottita nella terra! Ancora oggi si possono vedere
l’impronta di Veronika nella roccia e la grotta dentro la quale si
dice sparì.
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