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Si
calcola che siano almeno 550mila all’anno gli animali che ne
soffrono. Sempre secondo World Animal Protection in cima alle dieci
attrazioni «wild» più crudeli per gli animali ci sono le
passeggiate sul dorso di elefanti, per le quali i piccoli vengono
separati dalle madri per subire dolorosi addestramenti. Seguono i
selfie con le tigri, le passeggiate con i leoni, le visite ai parchi
di orsi, la possibilità di tenere in mano tartarughe marine, gli
spettacoli di delfini e di scimmie, le piantagioni di zibetti
rimpinzati per produrre il famoso e costoso caffè ricavato dalle
bacche che digeriscono. E poi ancora gli spettacoli con incantatori
di serpenti e le fattorie di coccodrilli in cui i rettili possono
essere guardati, ma anche mangiati. Sarebbe ancora meglio se gli animali non fossero fatti oggetto di nessuna attrazione e commercio, ma ahimè viviamo in un mondo crudele.
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