La
sanità pubblica registra anche dei successi, che spesso sono
talmente la normalità che non vengono più di tanto sbandierati.
Certo fanno più notizia la morte di un 35enne ricoverato per
l'aggravarsi di un influenza e poi spirato l'indomani, probabilmente
anche perché aveva trascorso l'intera notte in barella accanto ad
una finestra rotta, dalla quale entrava pioggia e vento, coperto da
alcuni cartoni.
Non
può che preoccupare la situazione del Policlinico di Roma, molto ben
documentata in questo articolo, dove affianco a una sala operatoria
funzionante c'è una sala diventata un nido per colombi e che nessuno
si premura di ripulire e ripristinare per un uso più ospedaliero.
Oppure
la tristissima vicenda dell'Imid che dal 2011 era il centro di
riferimento per le malattie da uranio impoverito, da metalli pesanti
e per la cosiddetta Sensibilità Chimica Multipla (MCS). Le persone
che si curavano nella struttura arrivano da tutta la Puglia, ma anche
da diverse parti d’Italia. Per divergenze più o meno chiare tra il
medico dirigente e il presidente dell'ordine dei medici di Lecce,
scoppia il patatack e oggi la struttura è chiusa.
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