In
questo utile articolo si fa il punto, disastroso, delle spese
militari in questo triste Paese, a partire anche da quello che è
scritto in un libro che si intitola come il post, dato ad un
convegno.
Nelle
ultime 80 pagine delle 140 totali del libro sono elencati i desideri
dell’Esercito. Tutto molto flou: niente carri armati ma “mobilità
protetta e ingaggio legacy” (ci fai o ci sei?), gli elicotteri
diventano un esotico “sistema di mobilità e ingaggio della terza
dimensione” (profumo di Star Wars), e non può mancare il
“sottosistema sicurezza e cyber defence” (difesa cibernetica no,
vero?, troppo provinciale). In questo mare di parole, qua e là
spuntano alcune cose a dir poco sorprendenti come i convertiplani,
metà aereo e metà elicottero. Finora solo gli americani li hanno in
dotazione perché costano troppo e sono tecnicamente ancora immaturi,
ma anche “noi” li vogliamo, ma li chiamano “sottosistema per la
mobilità del personale a lungo raggio”, tanto per far finta che
stiamo parlando di altro.
Si
sa che per ben sviare è sempre opportuno cambiare nome alle cose.
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