Deve
essere davvero grave la situazione se il primo cittadino della
capitale slovacca ha indetto questa consultazione popolare, ma la
reazione dell’Associazione degli operatori dei videogiochi (Azah)
non si è fatta attendere. Questi furboni hanno messo in guardia il
comune sul fatto che, se il divieto venisse concesso, perderebbe
entrate provenienti da imposte e spese amministrative per un importo
superiore ai 4 milioni e mezzo di euro all’anno. Della serie
pensaci bene prima di perdere anche la poltrona!
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