Oggi
sono scesi in piazza per denunciare uno stato di abbandono da parte
delle istituzioni, la mancanza di risorse, di sicurezza, di spazi
adeguati, di organico, di progetti di prevenzione indirizzati alle
scuole e alle nuove dipendenze. Denunciano l’accorpamento di alcuni
distretti avvenuto per inagibilità di edifici che cadono a pezzi,
con il conseguente sovraccarico di persone provenienti da diverse
zone della città e la promiscuità dannosa di problematiche più o
meno gravi in spazi ristretti. In Piemonte la situazione è
sicuramente migliore, ma non ovunque e il futuro sembra tutt'altro
che roseo, tra accorpamenti e atti aziendali. Una cosa però è
certa: a pochi interessano i destini di migliaia di persone
“tossiche” (sic!).
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