Con
il sottotitolo: un'ossessione per il XXI secolo? Peppino Ortoleva
pubblica nel 2012 questo interessante saggio, ricco di domande e
suggestioni e con qualche ipotesi come risposta. Se il XX secolo ha
avuto come centrale il discorso del sesso, con la sua
liberalizzazione e conseguente banalizzazione, non è che siamo
entrati nel nuovo secolo con una diversa idea di cioè che è ludico,
in una dimensione nuova che l'autore chiama ludicità? Tutto è un
gioco. Anche la guerra lo è diventato da quando i droni che
colpiscono il Medio Oriente sono pilotati da qualche parte degli USA
ed è come se si fosse in un videogame.
Come
la sessualizzazione del mondo, che abbiamo descritto lungo questo
libro può aver dato luogo a processi di impoverimento e di
banalizzazione, ma ha accompagnato anche fenomeni imprevedibili in
precedenza, incluso il cambiamento dei rapporti tra sessi, così la
ludicizzazione che credo sia in corso può portare con sé tendenze
regressive ma non solo e non necessariamente. La sessualizzazione del
mondo ha portato con sè una grande crescita delle nostre conoscenze,
analitiche e mediche, filosofiche e chimiche, su questo aspetto delle
vita umana e delle nostra consapevolezza di noi stessi in quanto
esseri sessuati. La nuova ludicità è, da questo punto di vista, una
sfida forse ancora più impervia, prima di tutto perché il gioco in
quanto tale, infantile e adulto, antico e recente, rimane uno degli
aspetti più complessi dell'adattamento umano, inscindibile com'è da
alcune delle capacità più misteriose della nostra mente,
dall'immaginazione alla poesia.
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